Gay & Bisex
un uomo sposato,seconda parte
di feltrone
28.01.2020 |
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"Cedette e si accasciò sul letto sfilando la verga ormai quasi moscia, mi gettai su di lui, lo baciai , dal mio ano sgorgava il suo seme che colava sulle mie..."
Mi spogliai davanti a lui,il mio fisico ancora giovane attirava quell'omone peloso,mi avvicinai a lui e lo portai sul letto,Marcello mi strinse a se,ci baciammo a lungo,la sua folta barba mi pungeva,al tempo stesso mi arrapava,lo carezzavo ,mettevo le mani su quel corpo maschio che fece scattare in me le voglie più scandalose.Ci rotolammo sulle lenzuola,tra le mani avevo la sua verga di marmo,non ebbi pace finché non lo ebbi tra le labbra,sussultò,lo ingoiai in tutta la sua lunghezza,lo sentivo solleticare la gola,emetteva dei suoni gutturali di piacere,ci sapevo fare sicuramente meglio di sua moglie
- che bocca che hai Giacomo,te si che sai come si tratta il cazzo ! -esclamò
- tua moglie non è brava? - feci guardandolo
- lo era,ma tu sei migliore,solo un maschio sa come far godere un altro maschio -
- tua moglie ti da il culo? -
- mai,che ti devo dire,ci ho provato ,ma non ne ha mai voluto sapere,appena mi avvicinavo mi diceva che ero un porco e lei non era una puttana -
- chissà che voglia che hai - replicai ,riprendendo in bocca quell'uccello teso,gli soppesai le palle,erano davvero grosse,pelose e gonfie
- da quanto tempo non ti scarichi? - chiesi sorridendo
- ogni tanto mi faccio una sega,adesso sono giorni che non sborro -
a quelle parole lo pompai con foga ,lui bestemmiava,mi diceva che ero una troia,mi piaceva quando mi insultavano,la lingua saettava su quella cappella spessa,rantolava e infine con un grido arrivò il primo schizzo che mi colpì la gola,lo sfilai e gli spruzzi mi arrivarono in faccia,la sborra usciva a scatti,copiosa,calda,mi coprì ,io con la lingua mi ripulii e bevvi tutto quel fantastico seme.
Aveva scaricato tanta di quella sbroda che,spossato si distese sul letto,mi misi accanto a lui ,mi abbracciò,la mia mano sul suo petto che ancora si muoveva velocemente
- scusa se sono venuto così presto,ma non ho resistito,sei troppo bravo -
- non preoccuparti Marcello,è stato bello vederti godere,soprattutto essere stato io l'artefice-
- adesso mi riprendo,vedrai cosa ti faccio -
ci baciavamo,spostai la mia mano sul suo membro,stava riprendendo vita ,in pochi momenti era di nuovo duro,lo stringevo,sentivo la consistenza che cresceva ,poi lo ripresi in bocca,era più tosto di prima
- adesso mettiti a pecora ,ti desidero - disse
io lo feci ,mi venne dietro e mise la sua faccia sul mio culo,mi allargò le chiappe,sentivo la sua barba,poi la sua lingua sulla rosellina che si aprì come un fiore al mattino,mi faceva un lavoretto sapiente,lo percepivo sempre più dentro il mio ano,volevo essere chiavato ,volevo lui,il mio toro.
Si mise in ginocchio dietro me,puntò la verga al mio culo,io spingevo più che potevo per accoglierlo nel migliore dei modi,la cappella entrò facilmente,mi schiaffeggiava le chiappe,poi mi penetrò ,arrivò fino in fondo,il pube aderì allo spacco del culo,si chinò a cercare le mie labbra
- sono dentro te,devo muovermi? -chiese
- devi aprirmi in due,devi montarmi senza pietà -
si mosse,entrava ed usciva dal mio buco procurandomi un enorme godimento,ero nelle sue mani ,mi piaceva essere il suo strumento ,mi struggevo sotto i suoi poderosi colpi,provava piacere ed io con lui.
Mi chiavava con una potenza incredibile,ero uno spicchio di mela e lui mi stava dividendo,mi voltai,aveva la faccia stravolta ,gli occhi rovesciati,la bocca aperta,mi stringeva i fianchi facendosi posto dentro di me.
Mi sollevava letteralmente da terra,sobbalzavo come una marionetta,godevo come un matto,mai ero stato preso con questo ardore,era il mio uomo,volevo che durasse ancora a lungo.
La sborrata precedente lo aveva preparato a far si che la scopata non fosse breve,grugniva,era ingrifato come un cinghiale,la verga mi stantuffava senza requie,mi stringeva i capezzoli,aumentò il ritmo ,capii che era vicino,il sudore gocciolava sulla mia schiena inarcata,poi lanciò un grido,nello stesso momento venni sia dal cazzo che dal culo,lui scaricò fiotti caldi nel mio sfintere,era il succo d'amore che mi infarciva gli intestini,se fossi stata una femmina mi avrebbe ingravidata.
Cedette e si accasciò sul letto sfilando la verga ormai quasi moscia,mi gettai su di lui,lo baciai ,dal mio ano sgorgava il suo seme che colava sulle mie gambe,si mescolò con il mio che era sul letto,ne raccolsi un po sulle dita e le posi sulla sue labbra,me le succhiò con avidità
- è stato bellissimo,ti è piaciuto? mi chiese
- Riccardo,per la prima volta ho fatto l'amore,non è stato solo sesso -
- hai ragione,anche per me lo stesso,vieni qui ,baciami -
rimase da me fino a tardi,io me lo guardavo in estasi,verso le due si riscosse ,si alzò,si rivestì ,mi abbracciò e uscì.
Questa fu la prima volta con Riccardo,nei giorni seguenti ci sentimmo telefonicamente ,mi mandava messaggi piccanti,poi finalmente l'ho rivisto e la cosa è andata avanti per cinque anni,non ero mai sazio di lui e lui di me,io lo amavo lui forse provava qualcosa d 'altro,ma non mi importava,solo io sapevo farlo godere.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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